Progettazione e Realizzazione Impianti di Fitodepurazione


La fitodepurazione (constructed wetland) è un insieme di processi naturali per depurare le acque reflue che utilizza le piante ed il terreno come filtri biologici capaci di ridurre le sostanze inquinanti in esse presenti. I sistemi di fitodepurazione sono trattamenti biologici secondari o terziari di affinamento (preceduti da una fase primaria di sedimentazione e decantazione tramite vasca imhoff o tricamerale) e si dividono in:

Sistemi a flusso sub superficiale (HFS)

Orizzonatale

Sistemi a flusso sub superficiale (HFS)

Verticale

Sistemi multistadio

Composti dall'insieme delle diverse tipologie integrate fra loro. Un impianto di fitodepurazione, detto anche area o zona umida costruita, è in grado di filtrare reflui provenienti da:
Discariche
Scarichi urbani fino a 50.000 Ab/equivalenti
Scarichi industriali di lavorazione tessile ed agro-alimentare
Aziende vitivinicole, caseifici, fungaie ed impianti di acquacoltura
Aziende zootecniche (liquami da allevamenti di: suini, vacche da latte, sale di mungitura)
Campeggi e agriturismi, hotel, beautyfarm.
Stazioni di servizio carburanti, officine meccaniche e stoccaggio di rottami metallici
Villaggi turistici

Sistemi a flusso superficiale

Sistemi Flottanti
Sistemi a macrofite galleggianti
Sistemi a macofite radicate sommerse

Sistemi Flottanti

Inventori: Dr. Davide Tocchetto, Dr. G. Simonetti, Prof. M. Borin. Domanda di brevetto presentata da PAN srl, spin off partecipato dell'Università di Padova. Il sistema flottante TECH-IA consente la crescita di specie erbacee ed arbustive ed è stato sviluppato per consentire la depurazione dei corsi d'acqua direttamente in alveo senza dover ricorrere alle estese superfici degli impianti di fitodepurazione a flusso superficiale o sottosuperficiale. Le caratteristiche innovative derivano dalla singolarità del prodotto e dalla possibilità di poter utilizzare specie vegetali che per loro natura non possono galleggiare, ma ottimali alle finalità depurative. Raggiunta la maturità il sistema incrementa non solo la qualità delle acque ma anche l'aspetto estetico del corso idrico con la gradevole presenza di specie fiorite; consente inoltre la nidificazione di avifauna acquatica ed il miglioramento degli spazi idrici urbani fruiti dai cittadini.

Soluzioni d'impiego

Da qualche anno, ormai, l'Italia ha intrapreso un percorso di rinnovamento soprattutto per quanto riguarda la gestione integrata del ciclo delle acque. Già nel 1997, il Piano Straordinario di collettamento e depurazione emanato su proposta del Ministero dell'Ambiente, promuoveva l'introduzione delle migliori tecniche disponibili e una maggiore attenzione ai problemi di inserimento ambientale degli interventi.
In quest'ottica, il Decreto Legislativo n.152/99 e il d.lgs. 185/03 e successive integrazioni, segnano il punto di svolta. Tra gli obiettivi del Decreto, il ricorso, laddove possibile, a tecniche di depurazione naturale, quali la fitodepurazione e il lagunaggio.

I trattamenti di fitodepurazione rispettano anche le normative europee per lo scarico di acque depurate in corsi d'acqua superficiali, su suolo e per il riuso agricolo, industriale e civile; danno infatti la possibilità di reimpiegare l'acqua o per l'irrigazione del giardino o come acqua non potabile per altri usi domestici. Infine un impianto di fitodepurazione non solo riduce notevolmente il consumo energetico e tecnologico, non richiede mano d'opera specializzata per la manutenzione, ma offre anche un gradevole aspetto estetico.

La particolare conformazione del suolo italiano favorisce, accanto alle grandi città, il sorgere di numerosi agglomerati urbani, dislocati distanti tra di loro, a scarsa densità demografica: da 2.000 a 10.000 abitanti circa data questa situazione, specialmente nel sud italia, nelle regioni Campania, Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia e Sardegna e nelle piccole isole italiane, dove la questione dell'inquinamento provocata dagli scarichi civili e sempre in primo piano, la fitodepurazione appare la soluzione migliore.

Gli impianti di fitodepurazione, poiché con le loro caratteristiche hanno uno scarso impatto ambientale e bassissimi costi di manutenzione, si prestano meglio dei tradizionali impianti a fanghi attivi, dal momento che ciascuno di essi è costruito presso il paese del quale è adibito a raccogliere le acque reflue è ciò evita principalmente due inconvenienti:

1. La costruzione di chilometri di tubature fognarie che facciano convergere gli scarichi di agglomerati urbani, situati anche molto distanti tra loro, in un unico impianto.
2. In caso uno di questi impianti abbia dei problemi il guasto non compromette il buon funzionamento degli altri.

Come già accennato prima, l'impatto ambientale di queste aree umide è pressoché minimo dal momento che assumono l'aspetto di un aiuola in cui le piante ed i microrganismi sostituiscono i tradizionali sistemi nel ruolo di depuratori delle acque. Inoltre i costi bassi non riguardano soltanto la manutenzione ma anche il consumo energetico che risulta essere minimo per depurare l'acqua, rendendola di nuovo utilizzabile.

Le nostre offerte

Vivai Squadrito e Ambiental Phyto System sono in grado di offrirvi la progettazione e la realizzazione degli impianti di fitodepurazione comprensivi di manuale di manutenzione ed uso, relazione tecnica tesa all'ottenimento dell'autorizzazione allo scarico nonché le prime analisi delle acque depurate che certificano l'ottimale funzionamento dell'impianto, avvalendosi, ove necessario, della collaborazione di tecnici di livello europeo. Inoltre i nostri servizi comprendono senza oneri di spese un preliminare studio di fattibilità ed un preventivo di massima.

Siamo in grado di offrirvi:

Piante acquatiche e palustri specifiche per gli impianti di fitodepurazione:
  • Phragmites australis
  • Typha latifoglia
  • Canna indica (in varietà)
  • Iris pseudacorus
  • Juncus effusus
  • J.conglomeratus
  • J.acutus
  • Carex elata
  • C.gracilis
  • Scirpus spp
  • Nymphaea spp.
  • Eichornia crassipes (giacinto d'acqua)
  • Calla palustre
  • Canapa acquatica
  • Menta acquatica
Piante per Fitotraspirazione o Evapotraspirazione
  • Iris pseudacorus
  • Canna Indica
  • Photinia
  • Viburnum lucido
  • Lauro cerasus
  • Cotoneaster salicifolius
  • Canna di bamboo
Piante iperaccumulatrici per la fitoestrazione, ovvero l'impiego di piante per la decontaminazione dei suoli inquinati da metalli pesanti
  • Acer rubrum L.
  • Celtis australis L.
  • Eucaliptus spp.
  • Populus spp.
  • Quercus ilex L.
  • Salix spp.
  • Syringa reflexa Scheneid.
  • Tamarix spp.
  • Viburnum tinus L.
  • Paulownia tomentosa